L’evento coinvolge le quattro centrali di
Trino
(Vercelli), che raggiunse durante l’esercizio il record mondiale di
funzionamento a piena potenza,
Caorso (Piacenza), la
più grande del nostro Paese,
Latina, la primogenita
centrale italiana che all’epoca del suo avvio era la più potente
d’Europa, e
Garigliano (Caserta), con la caratteristica
“sfera bianca” che racchiude il reattore.
Sono previsti due percorsi di visita per i siti di Trino, Caorso e
Garigliano "zona controllata" e "area
industriale", mentre per Latina è programmato un unico
percorso, "area industriale". Nell’ “area industriale” possono accedere,
se accompagnati, anche i minori dai sei anni in su.
Nei tour, della durata di circa due ore, i tecnici Sogin faranno
ripercorrere i luoghi che rappresentano un pezzo di storia industriale
del nostro Paese, come le sale controllo dalle quali si governava
l’esercizio del reattore, e racconteranno il lavoro che svolgono ogni
giorno per smantellare gli impianti e gestire i rifiuti radioattivi, con
l’obiettivo di chiudere il ciclo nucleare italiano.
Per partecipare a Open Gate 2019 è necessario iscriversi, entro il
31 marzo, su
www.sogin.it.
Potranno essere accolti complessivamente 2.896 visitatori: 920 a Trino,
800 a Caorso, 756 a Latina e 420 al Garigliano. Per consentire la più
ampia partecipazione, è possibile prenotarsi a una sola giornata e per
un solo percorso di visita, scegliendo uno fra i diversi turni
programmati dalla mattina fino al tardo pomeriggio.
Novità della terza edizione è il profilo
Instagram opengate_sogin,
hashtag #opengate2019, attraverso il quale seguire l’evento: immagini,
video e stories che raccontano lo spirito di Open Gate, sia con gli
occhi dei cittadini sia delle persone Sogin che lavorano “dietro le
quinte”.
L’iniziativa viene replicata dopo il successo di adesioni
registrato nel 2015 e nel 2017, confermando l’impegno del Gruppo Sogin nel
garantire informazione, trasparenza e partecipazione.